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martedì 17 agosto 2010

E' morto Francesco Cossiga




E' MORTO FRANCESCO COSSIGA ... DECESSO ALLE 13:18 AL GEMELLI






E' morto a 82 anni il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, stroncato da una crisi cardiocircolatoria alle 13:18. Un personaggio che ha contraddistinto la storia del nostro Paese. Una vita dedicata alla politica e all'impegno. A 16 anni si diploma e a diciassette è già tra le file della Democrazia Cristiana. Un crescendo di successi che lo porterà a essere il più giovane ministro dell'Interno e ad arrivare al Colle nel 1985. Un settennato che ha lasciato il segno, durante il quale viene soprannominato "Presidente picconatore" per le feroci stoccate con cui bacchetta la "Prima repubblica".
Peggioramento nella notte Le condizioni cliniche del senatore a vita, ricoverato al Policlinico Gemelli lunedì scorso, erano peggiorate nella notte. "Un repentino e drastico peggioramento delle condizioni circolatorie che ha necessitato la ripresa di tutti i supporti vitali. Allo stato attuale il quadro clinico è di estrema gravità", avevano affermato i medici del Policlinico nell'ottavo e ultimo bollettino.
Ricoverato da otto giorni Il presidente emerito della Repubblica è ricoverato da lunedì della scorsa settimana al reparto di rianimazione del policlinico Gemelli di Roma in seguito a una crisi cardiorespiratoria. Sono in corso accertamenti diagnostici per conoscere l’evoluzione della situazione. In un primo tempo le sue condizioni di salute si erano immediatamente aggravate, tanto che al senatore a vita era stata impartita l'estrema unzione.

Domenica i parametri medici del senatore a vita permanevano ancora «stabili con un soddisfacente equilibrio cardio-respiratorio» e proseguiva «la graduale e prudente riduzione dei presidi farmacologici e dei sedativi», recitava a Ferragosto il comunicato ufficiale dell'equipe del professor Massimo Antonelli. Dopo il miglioramento di venerdì, i sanitari avevano già annunciato una prima riduzione dei supporti artificiali alle funzioni vitali principali e una ripresa del respiro spontaneo, anche se assistito meccanicamente. Ed era iniziata una prudente e graduale sospensione dei farmaci sedativi. Poi lunedì le condizioni del Presidente emerito avevano mostrato un progressivo, anche se lento, miglioramento.

Cossiga aveva trascorso domenica un'altra notte tranquilla. Per lunedì non erano previste visite a parte quelle dei familiari, ma continuavano ad arrivare messaggi d'auguri per il senatore. Nel giorno del ricovero erano accorsi al Gemelli il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, Mauro Leone (figlio dell'ex capo dello Stato), il sottosegretario agli Esteri, Enzo Scotti, il deputato del Pdl, Pero Testoni, nipote di Cossiga. Venerdì era giunto al Gemelli il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che aveva fatto visita al predecessore: «Si sono visti dei segni di miglioramento. C'è grande prudenza, ma certamente ben più fiducia di alcuni giorni fa», aveva detto uscendo dal policlinico.

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